Dopo oltre tre anni sono finalmente ripartiti i lavori sulla Siracusa-Gela allo svincolo di Canicattini Bagni. L’opera, costata al CAS (Consorzio per le Autostrade Siciliane) circa 12 milioni di euro, consistente nella realizzazione di un raccordo per Canicattini e Palazzolo Acreide, doveva essere completata alla fine del 2015, ma a causa di un contenzioso era rimasta bloccata con il concreto rischio di rimanere incompiuta. Infatti, malgrado l’opera non fosse ancora completa e ancora in stato di cantiere, nel luglio del 2015 il tratto era stato comunque aperto al traffico e utilizzato.
«L’opera – spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone – accrescerà l’efficienza della viabilità autostradale ed extraurbana del Siracusano. È proprio su questo territorio, il cui gap infrastrutturale è ormai diventato cronico, che il Governo Musumeci intende investire».
«Ci sono voluti ben quattro mesi per superare le difficoltà tecnico-amministrative – prosegue Falcone – ma finalmente anche su questo versante i tecnici del CAS sono riusciti a dare prova di una inversione di tendenza, riattivando un’opera di ingente valore che non potevamo permetterci di lasciare incompiuta».
L’assessore Falcone mostra a tal proposito tutta la sua soddisfazione: «Seguiamo con grande attenzione il virtuoso percorso di rilancio del CAS che, a partire dal suo presidente Alessia Trombino, al direttore Minaldi fino ai vari tecnici come l’ingegnere Alfonso Schepisi, sta mettendo ordine in una pianificazione di prospettiva per contribuire a infrastrutturare il Sud-est della nostra Sicilia. Nelle prossime settimane – conclude Falcone – saranno deliberati ulteriori significativi interventi per il territorio».